Convegno ANMIL

CONVEGNO ANMIL

Si è tenuto presso l’aula magna della scuola media statale Pythagoras, un convegno sulla “Sicurezza e legalità” e ha relazionato il Dott. Francesco Costantino, presidente dell’ANMIL (Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi sul Lavoro).
La sicurezza sul lavoro è sinonimo di civiltà e di legalità – ha esordito il Presidente ANMIL – e anche voi ragazzi che frequentate la scuola, siete considerati dei lavoratori che devono rispettare le regole, e usare tutte le precauzioni per evitare ogni forma di infortunio. Gli studenti – ha continuato Costantino – sono una particolare categoria che, pur non avendo un rapporto di lavoro, è assicurata contro gli infortuni che possono verificarsi durante le esperienze tecnico-scientifiche o esercitazioni pratiche”.
È intervenuto il prof. Francesco Barillà, presidente del FAND (Federazione Associazioni Nazionali persone con disabilità) che in qualità di ex dirigente scolastico, ha precisato, ai numerosi alunni presenti in aula, le problematiche legate alla mancanza di sicurezza e di legalità: “binomio inscindibile, perché non c’è sicurezza senza legalità. Difatti – ha proseguito il Preside – in caso di infortunio, se il lavoratore non è coperto da assicurazione, ovvero lavora in nero, nessuna forma di assistenza gli è dovuta dall’INAIL, (Istituto Nazionale Assicurazione contro gli Infortuni sul lavoro)”. A tal proposito hanno portato la loro testimonianza Claudio Sergi e Pierfrancesco Freno, due lavoratori che hanno subito gravissimi infortuni sul lavoro: il primo, autista di camion, a causa di un colpo di sonno, ha subito un incidente stradale e ne è uscito miracolosamente vivo ma con la gamba sinistra amputata: “Ma sono felice lo stesso perché non ho perso la vita – ha testimoniato Sergi – vivo una vita quasi normale, grazie al supporto e alla rendita che mi concede l’INAIL; quindi – ha concluso – se il mio lavoro fosse stato in nero, oggi non avrei di che vivere”. Analoga esperienza quella di Pierfrancesco Freno, caduto da un palo elettrico e perdendo l’uso delle arti inferiori: “Ora sono su una sedia a rotelle da 25 anni, ma mi sono adattato e faccio anche sport”.  “Quindi la prudenza è fondamentale – ha concluso il presidente Costantino – perché spesso gli incidenti avvengono per atti di superficialità, come se l’uomo si sentisse un superuomo tale da poter  affrontare tutto, invece i nostri limiti devono essere chiari nella nostra mente e non osare più di quanto ci è consentito”; anche Costantino ha portato la sua esperienze traumatica, folgorato da una scarica elettrica di 3000 W. che gli ha bruciato la gamba, con conseguente amputazione: “Oggi porto a voi la mia testimonianza affinché  possa essere di monito per vivere nella prudenza e nella legalità,  per la sicurezza di tutti”.

(Articolo pubblicato su il quotidiano del sud, domenica 18 marzo 2018)

Melina Ciancia

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